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Tensione per la Gruppo8, il picchetto continua: “No allo sgombero”

Tensione per la Gruppo8, il picchetto continua: “No allo sgombero”

7 lug 2025

L’azienda si dice estranea e chiede alla Prefettura di allontanare i manifestanti. Il sindacato Sudd Cobas accusa: “Scatole cinesi per beffare 40 lavoratori”
Alcuni dei dipendenti in sciopero da mercoledì: hanno bloccato 18 container

Alcuni dei dipendenti in sciopero da mercoledì: hanno bloccato 18 container

Forlì, 7 luglio 2025 – Si accende la vertenza sull’azienda Gruppo8 in via Gramadora. Arrivati al quinto giorno giorno di sciopero – con picchetto degli operai di fronte allo stabilimento –, «la Prefettura ordina lo sgombero del presidio sindacale». A sostenerlo, è la sindacalista di Sudd Cobas Sarah Caldiero: «L’impresa vuole liberarsi di chi ha conquistato diritti e contratti. Fino allo scorso dicembre questi lavoratori venivano sfruttati con turni di 12 ore al giorno ed erano alloggiati in un dormitorio allestito all’interno dello stabilimento in condizioni precarie. Poi lo sciopero e dopo sette giorni di presidio la conquista di contratti regolari». Nei giorni scorsi, Gruppo8 aveva proclamato la propria estraneità, visto che lavora per l’azienda Sofalegname, preannunciando una richiesta di intervento delle forze dell’ordine per ripristinare la normale attività.

Sudd Cobas, nella nota di ieri, specifica che «i lavoratori, formalmente, sono alle dipendenze della Sofalegname, una società a conduzione cinese che svolge in monocommittenza la produzione per Gruppo8, per lo più all’interno della stessa fabbrica. Gruppo8 a sua volta è il ramo italiano della multinazionale Htl, leader nel mercato dei divani di lusso. Siamo di fronte a un sistema di scatole cinesi costruito per abbattere i costi e calpestare la dignità del lavoro». Secondo la sindacalista, una volta regolarizzati i dipendenti, ora «l’azienda vorrebbe delocalizzare la produzione in Cina, e in parte vorrebbe dare in conto terzi la lavorazione, per continuare a produrre a prezzi bassi». La protesta è iniziata mercoledì mattina, quando la Sofalegname ha annunciato lo stop alla lavorazione presso la Gruppo8, «con conseguente perdita di 40 posti di lavoro». E gli operai hanno bloccato 18 container di materiali diretti al porto di Ravenna e destinati alla Cina. «Da quattro giorni stiamo chiedendo all’azienda chiarezza sul futuro, ma si rifiuta anche di incontrare il sindacato di categoria Fillea Cgil». Per quanto riguarda il possibile intervento delle forze dell’ordine sui manifestanti, il prefetto Rinaldo Argentieri – contattato nella serata di ieri dal Carlino –, ha anticipato di aver formulato una proposta, tentando di mediare tra le parti. Probabilmente se ne saprà di più nelle prossime ore. Intanto, l’associazione Forlì Città Aperta lancia un appello: sostenere il presidio dei lavoratori, i quali hanno bisogno di fornelletti da campo, bottiglie congelate, frigo da campeggio, sacchi a pelo o coperte, cibo halal per pranzo.

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İl Resto Del Carlino

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